Il settore dei materiali autoadesivi è da sempre molto complesso e articolato, e la sua evoluzione nel corso degli anni si è mossa di pari passo a quella delle industrie in cui trova quotidiana applicazione – che sono numerosissime.
In sintesi, i materiali autoadesivi progredivano mentre anche l’Automotive, la Nautica, l’Interior Design, la Visual Communication, il Retail, il Packaging, l’Organizzazione di Eventi, e la Stampa Digitale avanzavano nelle tecnologie e nelle proposte, così da rispondere al mutare delle esigenze dei loro mercati di riferimento.
Per comprendere l’evoluzione di questo settore è quindi importante tenere a mente che esso non deve mai essere considerato slegato dagli ambiti industriali che serve, ma, al contrario, profondamente intersecato con essi.
Qualche cenno in più sui materiali autoadesivi
I materiali autoadesivi che trovano applicazione nelle diverse industrie rientrano principalmente nelle categorie dei rivestimenti, profili, film e nastri adesivi.
Sia che vengano utilizzati per il wrapping (ossia il rivestimento) di oggetti di design che per la decorazione di superfici di vario tipo, essi rappresentano sempre una particolare categoria di materiale composito, perché vengono prodotti accoppiando tre diversi componenti: un film plastico generalmente vinilico (chiamato “frontale”), un adesivo (che potrà variare nella tipologia a seconda delle varie esigenze di adesivizzazione) e un liner.
Il liner può a sua volta essere definito come un materiale di supporto che, pur dovendo infine essere smaltito, gioca un ruolo fondamentale nella realizzazione del prodotto adesivo. Si suddivide in due famiglie principali: quella dei bipolitenati, che si compongono di una superficie in carta coperta da uno strato di polietilene su entrambi i lati; e quella dei monosiliconati, che sono invece prodotti con la spalmatura di uno strato di silicone su una carta craft.
Nel caso specifico dei materiali autoadesivi, essi vengono talvolta chiamati anche PSA, ossia “Pressure-Sensitive Adhesive” perché sono per loro natura sensibili alla pressione sul materiale al quale devono aderire. Sono realizzati principalmente in resine acriliche a base acqua o base solvente (quest’ultimo è particolarmente indicato per adesivi che devono garantire elevate performance in termini di adesione, durata, tenuta e resistenza all’acqua) ma esistono anche pellicole con adesivi poliuretanici, caratterizzati dalla capacità di resistere bene anche all’escursione termica.
Considerato quanto spiegato finora – che comunque rappresenta soltanto un’infarinatura sul complesso mondo dei materiali adesivi – è facile comprendere che esistono moltissime soluzioni specifiche e ben differenziate a seconda dell’applicazione, e che è quindi proprio in funzione di essa che gli adesivi devono essere realizzati: a partire dall’analisi delle esigenze di un determinato comparto industriale, un’azienda come Graf Adhesive produce sempre la soluzione adesiva più adeguata.
Consideriamo ad esempio quanti substrati sui quali l’adesivo verrà applicato esistono: dal legno grezzo al cartone, dai materiali plastici all’intonaco, dai metalli alle superfici laminate o verniciate e via discorrendo. Dal momento che ciascuno di questi materiali ha comportamenti specifici, analizzare con cura questo aspetto è quindi altrettanto importante per progettare il prodotto autoadesivo più indicato.
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L’evoluzione dei materiali autoadesivi: di pari passo con quella delle sue applicazioni
I materiali autoadesivi – pellicole, film, rivestimenti, bordi adesivi – trovano oggi applicazione in una molteplicità di settori che vanno dall’Interior Design alla Home Decoration, dall’Organizzazione di Eventi alla Cartotecnica, passando per la Nautica e l’industria degli Elettrodomestici (solo per citarne alcuni!).
L’evoluzione dei materiali autoadesivi si è quindi mossa di pari passo a quella di questi settori, seguendo diverse direttrici:
- L’aspetto funzionale: con la progettazione e produzione di materiali autoadesivi da applicare su materiali e superfici di nuova generazione; capaci di resistere all’esposizione in spazi esterni, all’acqua, all’usura, al calpestio, alle variazioni termiche; in grado di rispondere a specifiche esigenze normative, come ad esempio quelle relative al comportamento al fuoco; o di soddisfare le nuove tecnologie di stampa (ad esempio con solvente ed ecosolvente, oppure laser).
- L’aspetto estetico: con la progettazione e produzione di materiali autoadesivi visivamente sempre più appetibili, in cui il massimo appeal estetico si associa sempre a una performance superiore; ampliando il catalogo dei colori e delle finiture a disposizione delle industrie in modo da rispondere a particolari tendenze estetiche, quali le superfici a specchio, dicroiche, smeriglianti, a effetto materico e via discorrendo.
- L’aspetto etico: con la progettazione e produzioni di materiali autoadesivi sempre più sostenibili, riciclabili, ecocompatibili, atossici e “amici dell’ambiente”.
Per rispondere adeguatamente alle costanti nuove sfide delle molteplici industrie che serve, il settore dei materiali autoadesivi dovrà quindi necessariamente continuare a investire in Ricerca & Sviluppo, a testare nuovi materiali e nuove tipologie di adesivo; ad assicurare l’adesivizzazione ottimale a una gamma progressivamente più vasta di superfici e a garantire performance eccellenti anche in condizioni molto sfidanti.
Caratteristiche come la rimovibilità senza lasciare residui, l’autoestinguenza, l’atossicità, la semplicità di applicazione del materiale adesivo giocano oggi un ruolo cruciale nella proposta commerciale dell’aziende molto più di quanto facessero mezzo secolo fa, così come l’ampiezza del catalogo di soluzioni: è per questo che, in Graf Adhesive, operiamo quotidianamente per offrire alle aziende clienti un ventaglio di prodotti estremamente articolato, che risponde a esigenze funzionali ed estetiche anche molto diverse, oltre a prodotti customizzati sulle richieste specifiche.
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